Ascolto musicale n°68  Marcelle de Manziarly
Ascolto musicale n°68 Marcelle de Manziarly

Ascolto musicale n°68 Marcelle de Manziarly

Marcelle de Manziarly (1899-1989)

Marcelle de Manziarly è una compositrice, direttrice di coro e orchestra, pianista e insegnante di musica, francese di origine russa, nata a Kharkov, in Ucraina (allora nell’impero russo), nel 1899 e morta nel 1989, all’età di 89 anni, a Ojai, in California (USA). Ha composto, suonato e diretto la propria musica in Francia e negli Stati Uniti, cosa piuttosto rara all’epoca (fortunatamente i tempi sono cambiati!). Tuttavia, è caduta in un ingiustificabile oblio (donna in un mondo di uomini) vista la qualità e la diversità della sua opera. Ancora oggi è poco suonata e registrata.
Ma vedrete che ne guadagneremmo tutti!

Alcune chicche per stuzzicare l’appetito!

Opere vocali
Sonata per 2 pianoforti
Trio per violino, violoncello e pianoforte
2 playlist per un ascolto senza interruzioni…
Indovinelli

Se vi va, potete scrivere nei commenti quali sono le opere raccolte e in quale ordine (sono tutte presentate nell’articolo)!
Per farlo dovete ovviamente aver ascoltato tutto… 😉

*** Risposte in fondo alla pagina…

I titoli seguiti da * hanno un link che rimanda alla sezione “* L’angolo degli ascolti comparativi”.
I titoli seguiti da ** hanno un link che rimanda alla sezione “** Per saperne di più…”.
I titoli seguiti da *** hanno un link che rimanda alla sezione “*** Risposte agli indovinelli”.


Sonata per violino e pianoforte (1918)

I. Moderato, molto semplice ed espressivo

II. Lento e grave

III. Tumultuoso

Quando si ascolta questa sonata composta all’età di 19 anni, si rimpiange che il suo Quartetto per archi, dello stesso anno, non sia ancora stato registrato…
Di Cecilia Zilliacus, violino, e Bengt Forsberg, pianoforte. Di seguito, i tre movimenti in sequenza.


Tre atmosfere slave, per pianoforte (1920)

Di Francis Paraïso, pianoforte.


Piano Trio (1921)

I. Grave, scortese, senza lentezza

III. Senza troppa lentezza

II. Rapido

IV. Scortese, abbastanza veloce

I 4 movimenti concatenati, eseguiti dagli stessi interpreti:
Cecilia Zilliacus, violino · Kati Raitinen, violoncello · Bengt Forsberg, pianoforte (2024)


Impressioni di mare * (1922)

N° 1 – Lo sciopero
N° 2 – In una giornata grigia
N° 3 – In una giornata limpida

Di Janice Weber, pianoforte.


Tre favole di La Fontaine(1935)

Di Hugues Cuenod, tenore, e Geoffrey Parsons, pianoforte.

I. La cicala e la formica
III. La rana che voleva diventare grande come il bue

Poesie in trio (1940)

Poesie di Louise de Vilmorin, tratte dalla raccolta: “Fiançailles pour rire” (1939):
I. Amore ** & II. All’indietro della mia porta ** (le prime due di una serie di sei)
di Agathe Peyrat, soprano Fiona McGown, mezzosoprano Marielou Jacquard, mezzosoprano (Abbazia di Royaumont – 2023)

Ho estratto questi due Poèmes en Trio dal ritratto di Marcelle de Manziarly realizzato da La Boite à Pépites, una fantastica serie dedicata alle compositrici che vi consiglio vivamente!


Notturno * estratto dalle 6 studi per pianoforte(1940)

Di Francis Paraïso, pianoforte.


Sonata per 2 pianoforti (1946)

Di Ariane JACOB e François HENRY al pianoforte.


Dialogo per violoncello e pianoforte (1970)

Di Kati Raitinen, violoncello, e Peter Friis Johansson, pianoforte.


Trilogo per violino, violoncello e pianoforte (1977)

I. Prologo

II. Premonizione

III. Epilogo

Di Cecilia Zilliacus, violino · Kati Raitinen, violoncello · Bengt Forsberg, pianoforte. Di seguito i tre movimenti in sequenza.


* L’angolo delle prove comparative

II. L’uccello ferito da una freccia

Di Hugues Cuenod, tenore, e Geoffrey Parsons, pianoforte.

Altra versione di Marie Therese Holley, soprano, e un ensemble strumentale diretto da Nadia Boulanger. (19… ?)


Impressioni di mare (1922)

Di Janice Weber, Pianoforte.
I 3 brani in sequenza:
La grève (Lo sciopero) – Par une journée grise (In una giornata grigia) – Par une journée claire (In una giornata limpida).

Aux Marimbas, del Duo Contact // Théo Lampérier e Pierre Tomassi – Con un pensiero per Lucas Duclaux-Loras, rimango sempre impressionato dal suono delle 4 bacchette sulle marimbe, guarda il video !


Notturno, estratto dalle 6 studi per pianoforte (1940)

Di Francis Paraïso, pianoforte.

Notturno per violino e pianoforte (1940)

Cecilia Zilliacus, violino, e Bengt Forsberg, pianoforte.


** Per saperne di più…

Non potrei parlare meglio di questo meraviglioso CD di Jean-Marc Petit. Vi riporto quindi integralmente la sua recensione qui di seguito.
Vi consiglio di acquistare questo CD sublime dall’inizio alla fine (circa 22 €), se non per voi stessi, per regalarlo alle persone che amate (Natale è solo tra sei mesi…)!

Marcelle de Manziarly

Il 21 novembre 2024 di Jean-Marc Petit

Les Clefs d'or

Un valido gruppo di strumentisti svedesi ci permette di scoprire l’affascinante musica da camera della compositrice Marcelle de Manziarly (1899-1989), brillante allieva di Nadia Boulanger. Una rivelazione.

Come ha potuto una musica del genere rimanere così a lungo nascosta tra le polverose scaffali delle biblioteche musicali? Compositrice, direttrice d’orchestra, pianista e insegnante, Marcelle de Manziarly (1899-1989) ha goduto di una certa notorietà tra la Prima e la Seconda Guerra Mondiale, prima di partire per gli Stati Uniti e tornare in Francia una volta ristabilita la pace. Marcelle de Manziarly si divise poi tra i due paesi e morì negli Stati Uniti nel 1989.

Questa brillante allieva di Nadia Boulanger fa tuttavia parte di quella schiera di compositrici attive in Francia all’inizio del XX secolo che si sta appena iniziando a riscoprire, in particolare grazie al lavoro straordinario di etichette come La Boîte à pépites: Jeanne Leleu, Rita Strohl o, naturalmente, Lili Boulanger, ecc.

Tuttavia, non è un’etichetta francese, ma svedese, Bis, che propone, a nostra conoscenza, la prima registrazione discografica dedicata alla musica da camera di Marcelle de Manziarly. Ed è uno shock.

Questa compositrice, le cui opere abbracciano oltre sei decenni, propone infatti un mondo sonoro vario e appassionante. Un universo separa infatti la Sonata per violino e pianoforte del 1918 dal Trilogue del 1977. Ma l’intensità della musica di Marcelle de Manziarly rimane intatta.

Gli strumentisti, la violinista Cecilia Zilliacus, la violoncellista Kati Raitinen, i pianisti Bengt Forsberg e Peter Friis Johansson, si sono dedicati a questo progetto con totale passione. E ne vale la pena.

Il disco si apre con un capolavoro, il Trio per pianoforte del 1921. Marcelle de Manziarly è ancora all’inizio della sua carriera, ma la sua personalità è già ben definita. Il «Grave, rude, sans lenteur» che apre con forza l’opera è una pagina in continuo mutamento, sia nei ritmi che nei timbri. I «suoni» e i «colpi» delle campane del pianoforte possono ricordare Ravel. È un intero mondo di misteri che si apre davanti a noi e prosegue per tutta l’opera. Sia nella danza allegra ma inquieta dello Scherzo, sia nelle discrete dissonanze del terzo movimento « Sans trop de lenteur », prima dell’implacabile « Rude » finale.

Un universo sonoro completamente diverso appare con il Dialogue per violoncello e pianoforte del 1970, essenziale e più dissonante. Gli strumentisti si rispondono inizialmente attraverso brevi sequenze minimaliste, quasi l’universo statico di un Morton Feldman, prima di animarsi poco a poco in un inseguimento mozzafiato.
Si ritorna alla modalità e ai bagliori “début de siècle” con la Sonata per violino e pianoforte del 1918. Ancora una volta Marcelle de Manziarly ci offre una musica luminosa, a tratti elegiaca, serena e angosciata al tempo stesso, senza alcuna affettazione.

Il disco si conclude con il misterioso Trilogue per violino, violoncello e pianoforte del 1977. Sotto l’influenza del suo soggiorno negli Stati Uniti, Marcelle de Manziarly riprende la vena minimalista e dissonante del Dialogue per violoncello e pianoforte. Ma la musica non cade mai nell’artificio o nell’aridità. Qui tutto è vita, fremito e sottigliezza.

Gli strumentisti svedesi difendono queste pagine affascinanti con passione, equilibrio e precisione. Quale orchestra oserà ora far rivivere le opere sinfoniche di Marcelle de Manziarly?


Amour

Una piccola spiaggia dove non si ride
Dove nessuno passa:
È l’amore.

Neanche l’ombra vi si rincorre
Di braccio in braccio
Un altro giorno.

Nessuna falsa cinciallegra
Ma in lontananza
Una piccola isola

Come un pagliaio,
E sotto l’ala di un angelo
Due angeli immobili.

Dietro la mia porta

La mia paura blu, la mia ribes,
L’amore è un’ape
Che mi mangia il cuore
E ronza alla mia bocca
Che tu nutri e tocchi
Con baci di sventura.

Mio angelo senza orecchie,
Mio terrore, mio ribes,
Non verrai mai
Dall’altra parte della mia porta?
Sei di quel tipo,
Angelo sordo e muto?

Le tue mani senza colore, levigate
Dal gioco delle tue follie,
Si bagnano ai miei occhi
E tu ridi di questi fiumi
Dove navigano i miei desideri
Tra i tuoi vestiti nuovi.

Non mi darai
Che il tuo cappello a punta
Da indossare, mia strega,
E nessun altro bacio
Che questi nidi di pericolo
E questi alveari interi?

Non mi permetti
Di toglierti le calze
Dietro la mia porta?
Voglio vedere i tuoi piedi nudi
E le api morte
Della felicità ritrovata.

Il mio angelo senza orecchie,
La mia paura blu, il mio ribes
Appoggiato sui miei desideri,
La mia camera è spalancata
Attraversata dal viale verde
Da dove devi arrivare.

La mia paura blu, il mio ribes,
Vieni a sfiorare le mie veglie
E che cali il giorno
Al rovescio della mia porta.
E che il vento porti via
La strada del ritorno

1939


*** Risposte agli indovinelli:
Playlist 1:
2 Poesie in trio / 3 Favole di La Fontaine / 3 Impressioni di mare / Trio per pianoforte (4 movimenti) / Notturno per violino e pianoforte / Dialogo per violoncello e pianoforte.
Playlist 2: Sonata per violino e pianoforte (3 movimenti) / Atmosfere slave per pianoforte / Sonata per 2 pianoforti / Trilogo per violino, violoncello e pianoforte (3 parti).